Visita guidata al Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia
Finalmente la nostra Associazione Cuore Sano ONLUS l’11 febbraio scorso è riuscita ad organizzare la visita a questo complesso monumentale che risale al medio evo e nell’ambito del quale ha sede il dipartimento di cardiologia a cui siamo legati.
La dott.sa Irene Benassi ha guidato il numeroso gruppo di soci e accompagnatori, partendo dall’esterno del Palazzo del Commendatore, illustrandone le caratteristiche architettoniche. Abbiamo poi visitato i quattro chiostri presenti di cui uno solo conserva la caratteristica di un ambiente arricchito da piante verdi.
In tutti l’aspetto dominante è l’acqua sotto forma di fontane o di pozzo per attingerla. Abbiamo poi visitato la Spezieria, la biblioteca ed infine il Salone di rappresentanza del Commendatore. Questo Salone è ricco di affreschi che raccontano la storia dell’Ospedale.
Il complesso monumentale ha una lunga storia. Esso è situato nell’area della villa di Agrippina, moglie di Germanico e madre di Caligola. Nel 727 d.C. divenne un centro di accoglienza per i pellegrini sassoni che venivano dalla Gran Bretagna a visitare la tomba di Pietro e prese il nome di Schola Saxorum il cui nome è in parte rimasto fino ai nostri giorni. Spesso i pellellegrini erano stremati e malati, venivano soccorsi e curati in questo edificio.
Papa Innocenzo III nel 1198 lo ricostruì e lo destinò all’assistenza degli infermi, dei poveri e dei bambini proietti che venivano abbandonati dalle madri e che spesso venivano gettati nel Tevere alla nascita. In pratica venne costruito una tamburo di legno con un foro nel quale veniva inserito dall’esterno un bambino che la mamma non poteva tenere con se. Girando questo tamburo il bambino veniva ritirato dalle suore presenti all’interno dell’edificio che poi provvedevano alle sue cure fino a portarli alla maggiore età.
Il papa affidò la gestione del nosocomio, che prese il nome di Santo Spirito in Sassia, ad un cavaliere templare Guidi di Guillaume di Montpelier il quale aveva fondato l’Ordine degli Ospedalieri e fece diventare il complesso un punto di riferimento per il progresso ospedaliero di Roma e in Europa. Una corsia rettangolare illuminata da finestre poteva accogliere 300 infermi e fino a 600 poveri. Oggi e la così detta Corsia Sistina, che dopo vari ammodernamenti è stata in uso come ospedale almeno fino agli anni sessanta del XX secolo.
Quanto sopra per dare un assaggio di cosa abbiamo visitato e che nei secoli è stato arricchito fino a diventare l’attuale meraviglia.
Per altre informazioni sul Complesso del Santo Spirito in Sassia vedere anche gli articoli pubblicati su questo nostro sito nella rubrica STORIA DEL SANTO SPIRITO e in particolare l’articolo Breve guida storica.
Per concludere I nostri ringraziamenti al direttore Prof Pompeo Martelli che ha reso possibile la visita del Complesso che in prospettiva diventerà uno dei Poli Museali della ASL Roma E, nonché alla dott.sa Benassi che ha dato ampio risalto a quanto di bello è presente in questa antica struttura di accoglienza e cura.