SANTA CROCE IN GERUSALEMME
All’epoca dell’Imperatore Augusto la zona dell’Esquilino era periferica e a carattere residenziale; fu scelta dagli imperatori Severi, nel III sec. d.C. per costruire la residenza imperiale che comprendeva un palazzo, il Circo Variano e l’Anfiteatro Castrense, poi incluso nelle Mura Aureliane. Per volontà dell’Imperatore Costantino il palazzo venne ristrutturato e gli fu attribuito il nome di Sessorium. Nel 324, quando Costantino trasferì la capitale dell’impero a Costantinopoli, la residenza restò proprietà di sua madre Elena e subì molte modifiche fra cui la più importante fu la trasformazione di una parte del complesso residenziale in una cappella volta a contenere le reliquie della Croce, rinvenute sul Monte Calvario. Questa cappella divenne in seguito il nucleo dell’attuale basilica di Santa Croce, per questo chiamata in origine “Basilica Eleniana” o “Sessoriana”. Nel XII secolo, la chiesa subì il primo radicale intervento di adattamento secondo lo stile romanico. Numerosi sono stati i lavori di restauro nel corso dei secoli: tra questi quello voluto dal Cardinal Mendoza a cui è legato anche il ritrovamento del Titulus Crucis. Vi si ammirano, oltre alle reliquie, i mosaici paleocristiani restaurati nel XV secolo per mano di Melozzo da Forlì, il bellissimo affresco absidale con la storia della “Vera Croce” attribuito ad Antoniazzo Romano, mentre la bellissima facciata risale al ‘700 grazie all’intervento degli architetti Passalacqua e Gregorini, su commissione di Papa Benedetto XIV. Nelle vicinanze della Basilica, adiacente alle mura dell’anfiteatro Castrense, sorge anche la cosiddetta “Cappella della Madonna del Buon Aiuto” alla quale sono legate singolari storie …