Ponza, patria di pesce e vegetali, ma più graditi carne e formaggi!
Cardiologia del Santo Spirito e Associazione Cuore Sano lavorano, oramai da anni, per portare nelle piazze di Roma il messaggio della prevenzione delle malattie cardiovascolari come prima ed insostituibile arma per il miglioramento dello stato di salute dei cittadini. Da quattro anni, poi, questo messaggio viene lanciato anche agli abitanti dell’isola di Ponza. Per me è il secondo anno di partecipazione all’iniziativa ed accolgo volentieri l’invito a raccontare la mia esperienza su due aspetti fondamentali: l’incontro con gli abitanti di Ponza e l’incontro con gli amici dell’Associazione.
Lo scorso anno abbiamo incontrato prevalentemente gli abitanti di Ponza-paese, quest’anno quelli della località Le Forna. Persone diverse, con stili di vita diversi, più cittadini gli uni e più rurali gli altri ma uniti dal fatto di vivere su una isola, con difficoltà ad accostarsi a strutture sanitarie (i ponzesi si sentono abbandonati sulla loro isola) e molto contenti del fatto che qualcuno si interessi ai loro problemi sanitari. Prova ne è che oltre cento persone sono venute nella scuola materna che è stata messa a disposizione per accogliere l’équipe superando anche qualche difficoltà strutturale.
Noi che viviamo a Roma pensiamo con invidia a chi abita in posti come Ponza ove la natura la fa da padrona: aria pura, mare pulito, pesca, possibilità di attività sportive e quant’altro si può desiderare. Quello che in-vece ha colpito noi, che abbiamo raccolto le notizie sulle loro abitudini alimentari, è che, in un ambiente naturale ove sono a disposizione pesce e prodotti naturali – vegetali in particolare – vi è un forte ricorso a carne, insaccati, grassi animali e, soprattutto, formaggi. Senza parlare dei ragazzi che, forse stimolati dagli spot pubblicitari, consumano merendine e patatine fritte in grande quantità.
Penso quindi che iniziative preventivo-educative come la nostra siano molto importanti e da ripetere specialmente in ambienti co-me questi dove i principi di una sana alimentazione arrivano con difficoltà anche per l’assenza di adeguate iniziative a livello scolastico.
L’incontro con la popolazione delle Forna è stato molto bello, anche per noi istruttivo e stimolante. Le persone si aspettavano molto da noi, per questo “sopportavano” bene le tre fasi di esami (la compilazione della scheda sanitaria con l’aiuto dei volontari di Cuore Sano; gli esami del sangue e della pressione; le conclusioni dei cardiologi), formulavano domande pertinenti. In buona sostanza si instaurava facilmente un dialogo basato sulla fiducia reciproca derivata non solo dal rapporto interpersonale che si riusciva ad instaurare nei pochi minuti delle diverse fasi di analisi. Sicuramente la formazione culturale e la collaborazione di tutta l’organizzazione, che è alle spalle di un’associazione attiva e valida come Cuore Sano, riesce ad ispirare fiducia. È grazie al lavoro di tante persone che offrono le loro capacità e disponibilità al raggiungimento degli obiettivi, che si riescono ad organizzare manifestazioni come “Cuore in Piazza” anche a Ponza.
Un grazie sentito va proprio ai volontari, in primo luogo al vicepresidente vicario dell’as sociazione, Luciano Di Vita, ad Aida Di Censo, a Marinetta Ciasca, a Giancarlo Velati, a Roberto Capparucci, a Giangiacomo Carta, al quintetto delle infermiere professionali che hanno realizzato con cura e impegno gli esami preliminari, ma anche a tutti i soci che hanno partecipato ed animato le serate. Un grazie particolare al dott. Vincenzo Ceci, presidente onorario di Cuore Sano, l’associazione che proprio lui volle fondare dieci anni fa con grande determinazione e soprattutto con grande lungimiranza. (Ancora uno schietto grazie: alla dott.ssa Francesca Lu-mia. Anche se non fisicamente presente a Ponza, è lei che, silenziosamente e con sacrificio personale, è la protagonista di molte iniziative e della gestione di tutto il settore della riabilitazione del Santo Spirito che con-duce con esperienza e maturità.)
La fortissima – e in qualche misura giustificata – suggestione di un mare come una tavola azzurra e della straordinaria, assolata giornata domenicale a spinto alcuni a disertare la tradizionale maratona che chiude la tre-giorni ponzese. Poco male: forse è stato considerato un premio per le fatiche degli esami cardiologici alla popolazione e del corso di rianimazione e di educazione al defibrillatore che, in parallelo, ha impegnato il collega Burattini. Comunque sia, l’isola è stata invasa da circa ottanta persone che, distintivo sulla maglietta e cappelletto in testa, hanno curiosato – ma essi stessi oggetto di curiosità – festosamente in giro per l’isola.
Non posso concludere queste note senza ricordare un incontro che mi ha commosso e riempito di gioia. Dopo circa 35 anni ho rivi-sto – tra gli iscritti a “Cuore Sano” – il prof. Felice Salsano e la moglie Simonetta Pisarri. Il prof. Salsano mi ha insegnato molto di quello che so. Il ricordo è volato al tempo in cui ho frequentato prima l’istituto di Se-meiotica Medica e poi quello di Patologia Medica del prof. Ottaviani. Salsano, allora giovane assistente, mi ha insegnato a fare l’anamnesi e l’esame obiettivo, i prelievi, la toracentesi, la puntura lombare, la paracentesi, ed alcuni primi esami di laboratorio compresa la preparazione e la lettura dello striscio di sangue. Gliene sono stato sempre molto grato ed ho sempre pensato che così dovrebbe essere un corso universitario. Ma non basta. Il prof. Salsano è un ottimo ciclista ed ha messo a disposizione dell’associazione la sua esperienza per assistere il nascente gruppo ciclistico di “Cuore Sano” Ecco ancora una volta l’importanza dell’associazione e della disponibilità dei loro soci a mettere a disposizione degli altri le proprie peculiarità per far progredire e crescere le attività del gruppo. Come dire che anche e proprio il caso del collega Salsano testimonia ancora una volta come l’associazione sia viva e meriti di essere vissuta appieno sfruttando tutte le opportunità che offre come la possibilità di incontri culturali, escursioni in montagna e, ora, il ciclismo.