La nostra Associazione per la città di Roma
Educazione sanitaria nelle scuole.
Per un paio d’anni i cardiologi del Santo Spirito,(Gabriella Greco, Francesca Lumia e Patrizia Romano), hanno intrattenuto gli studenti e sollecitato il loro interesse, invitandoli a scrivere ed a disegnare contro il fumo e gli altri fattori di rischio. Ne è scaturita una mostra di “opere” che l’associazione ha pubblicato in un opuscolo che tuttora facciamo circolare.
Smettere di fumare in 5 giorni.
Successo ha avuto l’iniziativa di Cuore Sano, appoggiata dalla Direzione Generale della ASL Roma E. Con il 70 per cento di risultati positivi in un anno hanno preso parte ai corsi quasi 1.000 persone che effettivamente, nei previsti 5 giorni, hanno spesso di fumare.
“Cuore in Piazza”.
Questo è il nostro “fiore all’occhiello”. Insieme alla direzione sanitaria della Polizia di Stato (che ha messo a disposizione ambulanze e personale qualificato.Abbiamo presidiato decine di piazze di Roma (da Piazza Navona, a Piazza San Pietro) per invitare i cittadini a verificare il proprio stato di salute misurando i fattori di rischio (pressione arteriosa, glicemia, colesterolemia, e se necessario, elettrocardiogramma) con la collaborazione dei cardiologi insediati nelle 4 ambulante che formavano la squadra di intervento. Migliaia di cittadini, in maggioranza anziani, si sono sottoposti volontariamente e gratuitamente agli esami.
Attivazione dei defibrillatori semi automatici.
Sul finire della XIII legislatura abbiamo riunito nell’aula grande della “vecchia infermieria” i senatori che avevano promosso la legge per riconoscere la “defibrillazione” tra le attività istituzionali. Primo firmatario il sen. Antonino Monteleone, la legge è stata approvata negli ultimi giorni della legislatura ed è entrata immediatamente in funzione. L’ospedale Santo Spirito l’ha prontamente raccolta, si è dotata di defibrillatori e ha addestrato il personale. L’intenzione di Cuore Sano è dare la massima visibilità all’iniziativa e stimolare la pianificazione degli interventi sollecitando che operatori di pronto intervento (vigili urbani, polizia di stato, istituti di vigilanza privata) possano utilizzare lo strumento laddove necessita (aeroporti, stazioni ferroviarie, banche, supermercati) e salvare vite umane. Le statistiche confermano che se svolto entro i primi 15 minuti della crisi l’intervento risulta efficace.