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Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio
Eretta ai tempi di papa Simplicio nel V secolo sulle fondamenta del Macellum Magnum (il più grande mercato pubblico coperto di Roma, fatto costruire da Nerone), Santo Stefano Rotondo, dedicata al primo martire della cristianità, è la più antica chiesa a pianta circolare di Roma e deve, ovviamente, il suo nome proprio alla sua forma. In origine era molto più vasta: tre anelli concentrici erano intersecati da quattro navate formanti una croce greca. Oggi rimangono i due anelli interni e solo un braccio della croce. Nel corso dei secoli sono stati numerosi i restauri e le trasformazioni: nel XII secolo papa Innocenzo II fece aggiungere il portico a cinque arcate su colonne antiche e la triplice arcata interna. Mille anni dopo la sua costruzione, al tempo di papa Niccolò V (1447-1455), fu necessario un ulteriore consolidamento strutturale che andò purtroppo oltre tale scopo, modificando e rimaneggiando l’edificio: venne eliminato l’ambulacro esterno ormai decadente, e tolti tre dei quattro bracci della pianta. L’unico braccio rimasto della croce greca originaria, o almeno parte di esso, è costituito dal vestibolo al quale si accede dall’ingresso della chiesa. Furono chiusi, inoltre, gli intercolunni del primo giro di colonne e proprio su queste pareti venne realizzato il famoso Martirologio, fedele rappresentazione dello spirito ammonitrice della Controriforma: i 34 riquadri affrescati alla fine del XVI secolo dal Pomarancio, da Antonio Tempesta e da aiuti, raffigurano i supplizi e le atrocità a cui furono sottoposti alcuni martiri cristiani, con tanto di didascalie in latino e in italiano. A questa cruda rappresentazione fa da contraltare il mosaico dell’abside della cappella dei Ss. Primo e Feliciano: realizzato nel VII secolo in stile bizantino, raffigura Cristo non crocifisso dentro un medaglione sovrastante una croce. Il mosaico fu fatto eseguire da papa Teodoro I nel 647 per commemorare il trasferimento nella chiesa delle reliquie dei due santi. Nella chiesa, proprio vicino all’ingresso, è anche presente la cosiddetta Sedia di Gregorio Magno, una cattedra in marmo dalla quale il grande papa pronunciò alcune delle sue omelie.
APPUNTAMENTO MERCOLEDI’ 12 FEBBRAIO ORE 10.00 – VIA SANTOSTEFANO ROTONDO, N. 7 – DAVANTI L’ENTRATA DELLA CHIESA
CONTRIBUTO: € 7,50 (VISITA E AUDIORICEVENTI)