Acqua: due litri al dì soprattutto se “over”
Avete notato quanti turisti si muovono per Roma con una bottiglietta d’acqua in mano? Quei turisti fanno bene, benissimo: e noi romani dovremmo imitarli. Certo, spesso non abbiamo bisogno di portarci dietro la bottiglietta perché abbiamo casa, ufficio, mille occasioni e luoghi in più dei turisti per bere. Ma l’importante è appunto ingerire acqua, acqua semplice. Diciamola tutta: in linea di massima gli esperti suggeriscono di bere almeno due litri d’acqua al giorno. E non solo d’estate, anche se nella stagione più calda la riserva d’acqua se ne va più velocemente anche attraverso il sudore. Ma anche d’inverno, quando c’è freddo, bisogna prendere l’abitudine, se non si è già abituati, a bere dieci, dodici bicchieri d’acqua.
Qual è il segreto? Il segreto è anticipare lo stimolo della sete, non aspettare di avere la gola riarsa, e men che mai di sentirsi disidratati. Si può ad esempio cominciare la giornata (appena alzati, prima insomma del fatidico caffè) con un bel bicchiere d’acqua. A temperatura ambiente, persino tiepida, mai molto fredda per evitare congestioni, e questa raccomandazione vale anche per i bicchieri successivi, nel corso della giornata.
Altro suggerimento: non ascoltare le sirene della pubblicità, il martellare dei messaggi che attraverso radio, tv e giornali vorrebbero imporre a chiunque di consumare sempre e solo acque minerali. Certo, se l’organismo soffre di qualche problema specifico (calcoli, bisogno di specifici minerali), allora, sempre e solo su consiglio del medico di famiglia, si potrà o dovrà ricorrere ad un’acqua imbottigliata. Altrimenti acqua del rubinetto: quella di Roma in particolare è ottima, una delle migliori del mondo. Magari in alcuni momenti si avverte un leggero sapore di cloro: è una misura di sicurezza in più che si può scavalcare con qualche goccia di limone nel bicchiere. Insomma, non è vero che l’acqua minerale imbottigliata sia più sicura (gli acquedotti italiani sono rigorosamente controllati) ed anzi talune associazioni dei consumatori hanno più volte segnalato casi di acque assai pubblicizzate ma il cui standard di valori positivi è decisamente basso.
C’è un’altra favola da sfatare: che bere acqua ingrassi. Vero niente: l’acqua non fornisce nemmeno l’ombra di una caloria e quindi può essere bevuta in quantità, a differenza di altre bevande come succhi di frutta, centrifugati di verdure, aranciate, limonate, “cole” varie che contengono, mascherate o no, quantità non indifferenti, anzi spesso eccessive, di zuccheri. Tutti gli esperti dell’alimentazione suggeriscono di destinare all’acqua tre quarti della razione giornaliera in liquidi, tenendo conto che ciascuno di noi ingerisce altra acqua “nascosta” nella frutta, nella verdura, nelle minestre.
E c’è infine una raccomandazione da rivolge-re in particolare agli “over”, a quanti hanno superato i 65 anni: proprio loro devono bere di più perché la loro riserva d’acqua è più bassa rispetto a quella dei giovani, e perché con l’età diminuisce fisiologicamente lo stimolo della sete.
Ed ora…un bel bicchiere d’acqua: naturale, non gasata (per non accentuare eventuali disturbi gastrici) e a temperatura ambiente!
…preferibilmente di rubinetto: quella di Roma è ottima, una delle migliori al mondo