SALUTE IN PILLOLE 2008 gennaio-marzo
AGLIO E COLESTEROLO – Contrordine dal-la americana Stanford University. Sappiamo da una vita (anche dai nostri padri, nonni, bisnonni, persino dagli egizi) che l’aglio, soprattutto crudo, fa bene ai cardiopatici perché contribuisce ad abbassa-re il colesterolo. Ora un gruppo di ricerca-tori dell’ateneo Usa ha condotto un esperimento (solo un esperimento) su 170 volontari con colesterolo alto, età tra i 30 e i 65 anni. Divisi in quattro gruppi, per un mese hanno mangiato ogni giorno rispettivamente aglio crudo, in polvere, estratto e sostanza placebo cioè inerte. I livelli di colesterolo sono stati misurati periodica-mente per sei mesi. Ebbene, nessuna variazione. Che l’aglio fosse di pessima qualità?
STATINE E PROSTATA – Tutti sappiamo che le statine sono preziose per fronteggiare i casi più seri di ipercolesterolemia; ma solo al recente congresso della Società americana di radioterapia oncologica si è appreso che le statine sono anche buoni alleati della cura del tumore alla prostata. Un gruppo di ricercatori ha studiato i dati di 871 pazienti sottoposti a radioterapia per tumore alla prostata e studiati per sette anni. Coincidenza fortuita: 168 erano in cura con le statine per concorrenti problemi cardiologici. Ebbene, proprio costoro hanno ottenuto i risultati migliori: i raggi erano stati del 10% più efficaci se associa-ti alle statine, soprattutto nei pazienti più gravi. Coincidenza anche questa? Si vedrà con uno studio più vasto.
NOCI E ARTERIE – Infine: tutti sappiamo che le noci “fanno bene”, ma tenendo sempre conto della loro natura ipercalorica. Arrivano due conferme, attraverso lavori sperimentali condotti da studiosi greci (i risultati sono pubblicati sul prestigioso British Journal of Nutrition) e da medici iraniani: delle loro ricerche ha dato notizia la rivista inglese ASngiology. Secondo la fonte greca, l’acido ellagico, che è uno del maggiori componenti polifenolici delle noci, ha una forte efficacia anti-aterogenica con evi-denti effetti cardioprotettivi. Dalla fonte iraniana il consumo di venti grammi di noci per otto giorni è stato associato ad un minor rischio di disturbi delle coronarie, ad una diminuzione dei trigliceridi e ad un au-mento del colesterolo “buono” (HDL).