GLI SCOPI DELL’ASSOCIAZIONE
ACS, che cosa è ?
una associazione di cittadini italiani formata da persone esposte al rischio di patologie cardiologiche, ispirata ai principi della Costituzione Repubblicana senza fini di lucro né vincoli di partito o istituzionali. Ha un carattere essenzialmente culturale e formativo nel campo della sanità pubblica.
ACS, chi la dirige ?
Secondo lo statuto è diretta da un ufficio di presidenza formato da un presidente, da un segretario, da un tesoriere e da due consiglieri e da un Comitato scientifico guidato dal primario cardiologo dell’ospedale S. Spirito di Roma. Ufficio di presidenza e Comitato scientifico agiscono in conformità del programma approvato dalla Assemblea alla quale rendono conto sia della attività sia del bilancio finanziario.
ACS, con quali fini ?
L’associazione opera richiamandosi al piano sanitario nazionale con riferimento agli obbiettivo della Organizzazione Mondiale della Sanità volti a combattere la minaccia rappresentata dalle malattie cardiovascolari. Suo scopo è di promuovere le funzioni della prevenzione e della riabilitazione cooperando per diffondere in tutte le comunità a rischio, pratiche corrette mirate a ridurre gli eventi patologici e a rendere operante il soccorso tempestivo.
ACS, per quali azioni ?
Diffondere nel pubblico la coscienza dell’autodifesa sanitaria; concorrere per rendere abitudinari stili di vita conformi alle esigenze a lungo termine della salute; rendere consapevoli le persone a rischio della vitale utilità di seguire validi metodi di alimentazione; aiutare lo svolgimento di attività fisiche e di tempo libero migliorative sul piano culturale e scientifico; appoggiare l’azione delle autorità sanitarie e degli operatori del settore per scacciare la “malasanità”; agevolare la nazionalizzazione della spesa sanitaria, un rapporto più vantaggioso “costì-benefici” negli ospedali e nelle Asl; sono questi alcuni degli obbiettivi che l’associazione persegue.
ACS, per quali iniziative ?
L’associazione prevede iniziative a favore degli associati ed interventi di più vasta portata. Tra questi:
– colloqui informativi con i pazienti nella sede della riabilitazione svolti da cardiologi e da specialisti;
– conferenze a contenuto scientifico e tecnico sui temi sanitari di interesse ed in ordine alla evoluzione della politica sanitaria nel settore;
– screening di massa per accertare l’area delle comunità a rischio e favorire successivi interventi di medicina preventiva;
– azioni dimostrative a carattere culturale, sportivo e di tempo libero (visite guida- te escursioni, attività atletica ecc.);
bullet partecipazione ad iniziative di innovazione tecnologica (telemedicina, teleassistenza, teleprevenzione, tele- riabilitazione, ecc.);
– attività pubblicistica per utili scambi di informazioni tra persone a rischio, commissioni parlamentari, mondo della medicina e della scienza.