Incontro-Dibattito “per il tuo cuore”
Nella mattinata di venerdì 13 febbraio 2009 il secondo round delle iniziative che, nel quadro della settimana nazionale “per il tuo cuore“, sono state promosse dalla Cardiologia del S. Spirito e dall’Associazione Cuore Sano: un incontro-dibattito nella sala-teatro del più antico ospedale romano cui hanno partecipato, con numerosi medici e paramedici, più di cento tra “pazienti” e cittadini attratti dalle locandine diffuse in tutto il territorio della ASL Rm E. Diciamo subito che si è trattato di un incontro non solo molto impegnativo (e molto seguito: significativo il numero elevato di domande e di testimonianze dalla platea) ma anche con un momento di grande suggestione.
Cominciamo allora da questo momento, che del resto ha dato un via emozionante all’incontro. Si sa che è il momento della festa di San Valentino, ufficialmente sino a ieri la festa degli innamorati. E invece da quest’anno è anche il momento culminente di quella che sarà ogni anno la settimana “per il tuo cuore”. E cosa di meglio, allora, che collegare il logo della manifestazione (un cuore rosso, appunto) alla festa? Fatto sta che gli organizzatori dell’incontro hanno avuto l’dea di distribuire a tutti – donne e uomini, camici bianchi e non – un cuoricino rosso, con lampeggiante, da attaccare al bavero. Ad un tratto le luci del teatro sono state spente, ed è stato tutto un luccichìo di lampi rossi che ha testimoniato, in maniera davvero suggestiva, di un momento di schietta socializzazione del male più diffuso nei paesi sviluppati.
Poi il direttore della Cardiologia del S. Spirito ha dato il via all’incontro sottolineando il valore della contemporaneità delle iniziative in tutti i presidii ospedalieri del Paese. Una mobilitazione eccezionale che ha un duplice scopo. Quello di diffondere la conoscenza delle problematiche connesse alle malattie cardiache, alla loro prevenzione, alla riabilitazione, ai mutamenti degli stili di vita. E quello di raccogliere fondi per intensificare la ricerca in questo settore, un settore in cui la scienza medica italiana è all’avanguardia nel mondo grazie in particolare agli screening di massa condotti sotto la sigla Gissi.
Di lì a poco, uno dopo l’altro, con diagrammi e proiezioni, Ricci è stato preso in parola dai suoi colleghi: il dott. Cantilli (uno dei sei cardiologi che dal S. Giacomo si sono trasferiti al S.Spirito) ha traccciato un quadro complessivo del processo che porta all’angina e/o all’infarto; il suo collega Danesi ha spiegato ragioni e tecniche d’intervento di coronarografia, di applicazione degli stent, e di misure più invasive come i by pass; quindi il dott. Carunchio ha illustrato tutto il sistema della dimissione del cardiopatico dall’ospedale: le prudenze nei primi momenti, le prescrizioni farmacologiche, ecc.. Ma siccome ci son mali che non necessariamente esigono la spedalizzazione, ecco il dott. Pandolfo illustrare che cosa sono e come si curano le aritmie, e via via gli altri interventi del dott. Biscione (altro cardiologo “importato” dal S. Giacomo), della dott.ssa Lumia (la riabilitazione, con particolare riferimento alla pratica in palestra), della dott.ssa Romano (la dieta, gli stili di vita), e infine dello psicologo dott. Scoppola su tutta la delicata problematica della ripresa da quello che, frequentemente, è per il cardiopatico anche un momento di profonda depressione.
Chi scrive queste note è abituato a frequentare le “lezioni” che, con grande impegno, i cardiologi del S. Spirito tengono mensilmente in teatro con larga partecipazione. Ma questa lezione collettiva è stata qualcosa di più: un atto di generosità e di sintonìa di un collettivo medico nutrito non solo di scienza ma anche di generosità.